Diritto all’identità e alla libera espressione di sè. Le scuole sarde aprono alla carriera Alias

Per le persone Trans*, che non si riconoscono nel genere assegnato alla nascita, da qualche tempo esiste una possibilità per poter cominciare a costruire e vivere, individualmente e socialmente, la propria identità di genere. Questa possibilità si chiama: carriera alias. L’attivazione della carriera Alias nelle scuole permette di modificare il nome anagrafico con quello di elezione nel registro elettronico, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale.

“L’obiettivo è garantire la massima serenità garantendo un clima inclusivo, tutelando la libertà e la dignità di ciascuno/a ed educando i più giovani al rispetto” ci dice Maria Paola Curreli, ex dirigente scolastica, nel direttivo nazionale di AGedO e volontaria del Gruppo Scuola del MOS, al quale collaborano, oltre AGedO, anche Alisso, noiDonne 2005 e la FLC CGIL. “Purtroppo alcune scuole, come le due Università sarde, non riescono ad uscire da una visione patologizzante e, per l’attivazione della carriera Alias, richiedono un certificato di “disforia di genere”” sottolinea Massimo Mele, presidente del MOS “eppure non tutte le persone Trans* soffrono di disforia o intendono seguire una terapia ormonale. Ci sono persone gender fluid, non binarie, queer che potrebbero non riconoscersi nel genere assegnato ma nemmeno in quello opposto. Per questo invitiamo sia le scuole che, soprattutto, le Università a riconoscere la carriera Alias a chiunque ne faccia richiesta a prescindere da una sua eventuale certificazione”.

Il Centro Contro le Discriminazioni del MOS è a disposizione per qualunque tipo di informazione in merito o anche a supportare le persone che intendono richiederlo alla propria scuola o Università. Orari e contatti del centro li trovi qui

 

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